Materie Plastiche

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Le materie plastiche sono una famiglia di materiali organici di sintesi, prodotti dall’industria chimica a partire da risorse naturali quali petrolio e metano, che possono essere plasmati (per esempio ammorbidendoli con il calore) per creare oggetti.
La plastica costituisce solo il 6% circa dei prodotti derivati del petrolio, mentre la maggior parte sono combustibili che vengono bruciati per ricavare energia.
Le materie plastiche possono anche essere ricreate a partire dal riciclaggio di materie plastiche pre-esistenti.

Il maggiore utilizzo della plastica è come materiale per gli imballaggi (45%), viene poi il settore dell’edilizia (11%), arredamento (6%), trasporti e a seguire gli altri usi.

Le materie plastiche sono costituite da lunghe catene di polimeri ottenute unendo assieme monomeri semplici attraverso catalizzatori chimici.
Per esempio a partire dalla molecola (monomero) di etilene (C2H4) è possibile derivare il poli-etilene (polimero).


Alla base polimerica possono poi essere aggiunte sostanze ausiliare (additivi, coloranti) che permettono di variare le caratteristiche specifiche della plastica che viene sintetizzata.

I materiali polimerici possono essere suddivisi in

  • termoplastici: sotto l’azione del calore tornano plastici, sono dunque riciclabili
  • termoindurenti: sotto l’azione del calore induriscono finoa bruciare, non sono riciclabili
  • elastomeri, sono deformabili sotto l’azione di una sollecitazione, quando la sollecitazione cessa riacquistano la forma originale.

Dai granuli agli oggetti in plastica

Il petrolio viene raffinato nell’industria chimica e attraverso il processo di polimerizzazione si producono i granuli di plastica.


Per esempio a partire dal petrolio si ricava prima il monomero di etilene e poi il polimero di polietilene, che viene “confezionato” in granuli di polietilene.


I granuli di polietilene vengono acquistati per produrre oggetti in plastica; la plastica infatti è facilmente modellabile sotto l’azione del calore e può essere stampata, soffiata, estrusa in fili o in lastre etc.


Storia delle materie plastiche

Nel 1861 Alexander Parkes brevetta il primo materiale plastico; nel 1869 lo statunitense John Wesley Hyatt scopre la celluloide e nel 1907 il chimico belga-statunitense Leo Hendrik Baekeland produce la bachelite.
Nel 1953 il chimico tedesco Karl Ziegler sintetizza il polietilene (PE) e nel 1954 il chimico italiano Giulio Natta produce il polipropilene isotattico. Per i loro studi Ziegler e Natta ottengono il premio Nobel per la chimica nel 1963.

Ambiente e salute

Le materie plastiche non sono bio-degradabili e i rifiuti plastici, una volta arrivati al mare, vengono trasportati dalle correnti oceaniche e restano intrappolati nelle isole della plastica.
Sotto l’azione della luce la plastica può rompersi - è fotodegradabile - in frammenti molto piccoli che possono così entrare nella catena alimentare e causare problemi di salute agli esseri viventi.

Bio-plastiche

Le materie plastiche possono essere ricavate anche a partire da materie prime rinnovabili, per esempio da sostanze organiche quali zuccheri semplici (derivate da mais e patate), oppure da cellulosa, riducendo così l’utilizzo di petrolio per creare delle plastiche che sono bio-degradabili e compostabili.